29/10/17

1917-2017/ Cento anni di rivoluzione delle donne

 
“La rivoluzione bolscevica ha sradicato più pregiudizi sulla donna che non le montagne di scritti sulla uguaglianza femminile”, dichiarò Lenin con giustificata soddisfazione nel 1920,  nel suo celebre colloquio con Clara Zetkin.
“Le donne occupano posti di direzione nei Soviet, negli Esecutivi, nei Ministeri e negli uffici pubblici di ogni tipo  – aggiunse il leader della Rivoluzione d’Ottobre – e ciò costituisce un grande valore per noi. E’ importante per le donne di tutto il mondo, poiché evidenzia la capacità delle donne, il grande valore del lavoro che svolgono nella società”.
E’ innegabile, in effetti, che la rivoluzione russa del 1917 porti impresso in sé, fin dai suoi esordi, il segno del protagonismo femminile.
L’8 marzo del 1917 (corrispondente al 23 febbraio del calendario russo) le lavoratrici tessili di Pietrogrado entrarono in sciopero e scesero nelle strade per gridare la loro protesta contro la guerra e contro l’autocrazia zarista che privavano del pane i loro figli. Marciarono attraverso i quartieri popolari della città chiedendo alla popolazione di uscire dalle case e unirsi a loro. Il loro grido fu ascoltato da migliaia di pietrogradesi e, giorno dopo giorno, altre donne e uomini si unirono alla protesta. La stessa gendarmeria inviata a disperdere la folla si ammutinò e finì per schierarsi con la popolazione. Lo zar fu costretto ad abdicare e fu la rivoluzione.

Nell’estate di quello stesso anno, i bolscevichi chiesero al governo provvisorio di Kerenskij l’uscita incondizionata dalla guerra  e lanciarono la parola d’ordine: “Tutto il potere ai soviet!”, cioè i consigli del popolo. In ottobre, il Palazzo d’Inverno fu preso d’assalto e occupato dal proletariato insorto. 
Ora sappiamo anche che fu quel primo evento – la scintilla accesa dalle lavoratrici di Pietrogrado che aveva fatto divampare la fiamma della rivoluzione in tutto l’impero zarista – ad ispirare l’idea, alcuni anni più tardi, di scegliere l’8 marzo come giornata internazionale delle donne. 
Un’immensa energia femminile rinnovatrice – secondo le parole di Aleksandra Kollontaj, che fu fra le protagoniste della Rivoluzione d’Ottobre - si sprigionò dalla “tempesta rivoluzionaria” ed essa si distinse proprio per il ruolo dirigente che molte donne vi ebbero. Un ruolo che si era consolidato attraverso alcuni passaggi essenziali che occorre ricordare.  
Fin dal 1912 le militanti bolsceviche, vincendo la repressione zarista con gli escamotages più fantasiosi, destreggiandosi fra l’esilio e la clandestinità in patria, riuscivano a pubblicare il foglio di agitazione "Rabotnitsa" (Operaia), il primo giornale pensato e pubblicato per le donne operaie in Russia, che diffondeva le idee rivoluzionarie sulle  tematiche del lavoro e le specifiche problematiche femminili. Nel comitato editoriale del giornale troviamo i nomi di quelle che sarebbero state ricordate come protagoniste della rivoluzione del 1917: Nadezhda Krupskaja, Anna Elizarova, Inessa Armand, Ljudmila Stal’, Alexandra Kollontaj, Konkordiya Samoilova, Klavdia Nikolajeva.  

1917 - 2017

CENTENARIO. VIVA LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE!




100 ANNI DI RIVOLUZIONE DELLE DONNE
www.fdim.org.sv

Una campagna mondiale  della Federazione Democratica Internazionale delle Donne nel centenario della Rivoluzione d’Ottobre per

  • rendere visibile il ruolo di protagoniste che ebbero le donne nella Rivoluzione d’Ottobre, attraverso forme di comunicazione audiovisiva, grafica e digitale che contribuiscano alla riflessione politica attuale
  • rinnovare la memoria della straordinaria esperienza Rivoluzione d’Ottobre ed evidenziare i benefici che la rivoluzione bolscevica apportò alla popolazione e alle donne nella Russia e nel mondo
  • valorizzare i principi ideali e politici che motivarono quel processo rivoluzionario e che continuano ad influenzare i processi rivoluzionari nel mondo, compresi i movimenti di liberazione delle donne.

27/10/17

Convegno a Roma

LIBERTA’ DELLE DONNE NEL XXI SECOLO 

PENSIERI E PRATICHE OLTRE I FONDAMENTALISMI


Si è tenuto a Roma dal 20 al 22 ottobre, nella Casa internazionale delle donne, il Convegno Libertà delle donne nel XXI secolo. Pensieri e pratiche oltre i fondamentalismi  promosso e organizzato da Awmr Italia - donne della regione mediterraneaCultura è Libertà una campagna per la PalestinaIl Giardino dei ciliegiWilpf Italia . IFE Italia, con il contributo di Transform Europe

di Ada Donno

Ciascuna di noi può dire, con grande soddisfazione, che è stato un convegno ricco e produttivo, anche oltre le nostre aspettative, per quantità di presenze e qualità degli interventi, per lo spirito partecipativo che l’ha animato, per le emozioni che l’hanno attraversato. E’ stato il meritato approdo di un percorso costruttivo  iniziato un anno e mezzo fa dalle organizzatrici che l’hanno convocato “arbitrariamente”,  mosse dall’urgenza di ragionare fra donne, ma rivolgendoci al mondo, sulla prepotente ascesa dei fondamentalismi nell’epoca che viviamo. Che sono di varia natura, ma abbiamo preferito occuparci soprattutto di quelli che più mettono a rischio la libertà delle donne.

25/10/17

LIBERTÀ DELLE DONNE NEL XXI SECOLO

PENSIERI E PRATICHE OLTRE I FONDAMENTALISMI

GRAZIE!

http://libertadonne21sec.altervista.org/grazie/
Il convegno ” Libertà delle donne nel XXI secolo. Oltre i fondamentalismi”,  che si é svolto a Roma dal 20 al 22 ottobre 2017 presso la Casa Internazionale delle Donne,  ha registrato una straordinaria presenza di donne, e uomini, che per tre giorni hanno seguito con attenzione gli interessanti ed approfonditi interventi delle tre sessioni che vertevano sul fondamentalismo del mercato nel sistema neoliberista, sull’avanzata di quello  ideologico religioso in ogni parte del mondo e sullo strapotere teconologico e scientifico (comprese le opposte reazioni antiscientiste che provoca) sul governo delle nostre vite.
Le relatrici, provenienti da diversi paesi, hanno saputo coniugare, come era negli obiettivi del convegno, l’analisi teorica con le esperienze concrete di pratiche femministe.
Ha suscitato grande commozione ed apprezzamento il docu-film “Uzak mi  (Distant)”  della regista Leyla Toprak, presente a tutte le sessioni del convegno, con la quale vi è stato un intenso confronto sulla realtà delle donne di Kobane.
Così come è stato partecipato il confronto durante la presentazione del Dossier sui movimenti femministi in Nord Africa e in Medio Oriente.
Confortate dal successo dell’iniziativa ( fortemente sperato ma inatteso nelle proporzioni) rifletteremo sulla possibilità e sulle modalità di proseguire il confronto, sempre in dimensione internazionale e con modalità inclusive, sui temi che  sono emersi con maggior forza . Temi  che verranno riportati puntualmente nel report che sarà prodotto nei prossimi giorni.
Sul blog del Convegno (www.libertadonne21sec.altervista.org) , che sarà mantenuto, verranno pubblicate tutte le relazioni presentate ed report completo dei contenuti emersi dalle giornate.
La registrazione di tutto il convegno è disponibile sul sito di “Radio Radicale”. http://www.radioradicale.it/gruppo/dibattiti?page=1
Ringraziamo di nuovo le relatrici, tutte e tutti i partecipanti, le traduttrici, il tecnico che ha registrato, l’ufficio stampa.
In particolare il nostro grazie va a Transform! per l’importante   contributo che ci ha permesso di  costruire il convegno e alla Casa Internazionale delle donne che lo ha ospitato e supportato.
Imma Barbarossa, Giuliana Beltrame, Ada Donno, Francesca Koch, Chiara Giunti, Alessandra Mecozzi, Anna Picciolini, Nicoletta Pirotta, Antonia Sani
English
At the international meeting  ” Libertà delle donne nel XXI secolo. Oltre i fondamentalismi”, Rome, 20-22 october 2017, International Women’s House, there was an extraordinary participation of women, some men, who were following during the three days, the interesting and deep speeches in the three sessions.  About the market fundamentalism within the neoliberal system, the increase of the ideological religious all over the world and about the excessive technological and scientific power (including the opposed anti-scientific reactions) on the control of our lives.
The speakers, from different countries, have been able to combine, as it was among the objectives of the Meeting, theoretical analysis and concrete  experiences of the feminist practices.
The participants expressed emotion and appreciation for the docu-film “Uzak mi (Distant)” directed by the curd/turkish Leyla Toprak, who was attending the three sessions. There was an intense debate with her about the reality of women in Kobane. Same participation was expressed during the presentation of the Dossier about feminist movements in North Africa and Middle East.
We have been encouraged by the success of the initiative (hoped, but unattended in such dimension) we will think about the possibilities and the best ways to go ahead, with an international dimension and inclusive way, about the subjects raised in a strongest way. All the themes will be reported precisely in the report that will be posted in the next days.
The blog (www.libertadonne21sec.altervista.org) will keep working. All the presentations will be posted, with the contents raised during the three days.
The video recording of the whole Meeting is available on the website of Radio Radicale  http://www.radioradicale.it/gruppo/dibattiti?page=1
We thank once more all the speakers and all the participants, the interpreters and translators volunteering, the technician who has been recording all the time, the press office.
Our special thanks go to Transform! for the important contribution that allowed us to build up the Meeting and to the International Women’s House, who hosted and supported it!!!

11/10/17

Libertà delle donne nel XXI secolo

Donne oltre i fondamentalismi



Si tiene a Roma dal 20 al 22 ottobre 2017, nella Casa internazionale delle donne, via della Lungara 19, il Convegno internazionale “Libertà delle donne nel XXI secolo. Oltre i fondamentalismi”, organizzato da Awmr Italia - donne della regione mediterraneaCultura è Libertà una campagna per la PalestinaIl Giardino dei ciliegi; Iniziativa Femminista Europea (IFE Italia); Wilpf Italia e dalla Casa Internazionale delle Donne  di Roma che lo ospita.
«Le ragioni di questa iniziativa - scrivono le organizzatrici - stanno nella nostra era. Viviamo infatti in un'epoca segnata da regressioni culturali e politiche, da violenze sulle persone e sulle popolazioni, da guerre e da migrazioni. Al discorso unico sul “fondamentalismo”, opponiamo un confronto tra discorsi diversi sui “fondamentalismi”. I fondamentalismi hanno origini diverse, ma la caratteristica comune di essere “totalizzanti” ed “escludenti”: religiosi o ideologici, a oriente e occidente, in campo economico o tecnologico-scientifico, agiscono minando alla radice la libertà delle donne, indicatore del livello generale di libertà e civilizzazione.
«E' come se la recente straordinaria avanzata delle donne nel mondo dovesse essere ricacciata indietro, con molteplici forme di violenza. L'altra faccia della violenza è la estrema debolezza del pensiero e della capacità di immaginare alternative fondate sull'inclusione e la partecipazione. Riconoscere criticamente le differenze, per farle coesistere, può essere un antidoto all'assolutismo fondamentalista.
«Diciamo “oltre tutti i fondamentalismi” perché non vogliamo limitarci alla denuncia degli attacchi e della regressione né alla sola analisi teorica delle diverse forme di fondamentalismi che percorrono il mondo. Ambizione dell'incontro è l'approfondimento di linguaggi e modi diversi di vivere e/o costruire la propria identità e la critica ad appartenenze imposte; il confronto tra pratiche ed esperienze di resistenza, i segni del cambiamento che portano con sé, la ricerca di alternative, anche in quei luoghi di conflitto dove appare centrale il ruolo delle donne nei processi di costruzione della convivenza e della pace.
«Noi, donne di diverse generazioni ed esperienze sociali e culturali, pensiamo che la costruzione di alternative passi anche attraverso la relazione con donne di altri paesi, con altre esperienze ed altre pratiche legate dal filo dell'affermazione di sé e della autodeterminazione.»
Le organizzatrici, che in anni precedenti hanno stabilito legami e realizzato scambi attraversando confini geografici e allargando insieme ad altre i confini della riflessione,  auspicano che l'occasione del Convegno serva a riprendere e rafforzare questi fili, perché siano in grado di produrre un'azione di trasformazione.
Il Convegno è autofinanziato; si avvale del solo sostegno di Tranform!Europe
Per scoprire tutto il programma:

👉 http://libertadonne21sec.altervista.org/category/programma/
Il sito www.libertadonne21sec.altervista.org  raccoglie le informazioni e i materiali di discussione sui temi del Convegno.