07/03/14

OTTO MARZO PER LA PALESTINA

Marcia Campos, presidente della FDIM, alle donne Palestinesi

Care donne Palestinesi
E ' con grande emozione e rispetto che mi unisco a tutte voi nel tributo alla compagna Issam Abdelhadi, che è stata la prima presidente dell’eroica Unione Generale delle Donne Palestinesi (GUPW),  una delle prime organizzazioni femminili affiliatasi alla FDIM .
Issam, componente del Consiglio centrale dell'OLP , è stata vice presidente della FDIM quando la sede della nostra organizzazione era a Berlino e ha onorato molto le donne di tutto il mondo.
Con attitudine combattiva e fiera, Issam ci ha insegnato a lottare per la pace, a confidare in noi stesse e nella lotta per la sovranità , contro le aggressioni e le occupazioni promosse da Israele sul suolo palestinese .
La prigione di Issam per via dell’occupazione israeliana ha rafforzato in ogni donna  della Palestina e del mondo la certezza che la libertà e la pace giusta sono valori umani ai quali dedicare la vita, affinché le nostre figlie e i nostri figli abbiano il diritto di goderne.
Issam ha avuto un ruolo preminente nella lotta contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi , nelle proteste organizzate, nelle petizioni, nelle denunce al mondo delle sofferenze del popolo, delle donne, dei bambini, delle famiglie palestinesi, unendo la nazione palestinese in difesa della libera Palestina e suscitando grande solidarietà in tutto il mondo, fino alla nostra lotta quotidiana di oggi perché la Palestina sia dei palestinesi.
In questo 8 marzo la FDIM dedica alla memoria di Issam Abdelhadi la lotta di tutte le donne del mondo per la libertà , la pace , la sovranità , contro le occupazioni , le invasioni e blocchi , per il ritorno alle proprie case dei milioni di rifugiati in tutto il mondo .

Otto marzo in Kurdistan

UIKI ONLUS Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia *

Dalle donne kurde alle donne italiane:
la ricerca della libertà è un compito di tutte le donne

Roma, 8 marzo 2014
Nel giorno dell'8 marzo, Giornata Internazionale delle donne, vogliamo salutare tutte le donne, italiane, kurde, europee, di tutti i paesi, con le parole del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan: "Per me, la libertà delle donne è più importante della terra e della cultura. Una donna deve essere una combattente per la libertà." "Un popolo non può essere libero se le donne non sono libere. Una rivoluzione non è una rivoluzione se non riesce a liberare le donne. Un’organizzazione che non riesce ad organizzare le donne non è un’organizzazione."
L'assunzione di responsabilità e l'autorganizzazione delle donne kurde in Siria e in Turchia mostra in concreto come sia stato colto questo messaggio che intende dare coraggio alle donne contro la cultura patriarcale e contro lo sfruttamento capitalista, che vede uno sbilanciamento in peggio per le donne, espulse dai processi produttivi e sfruttate a casa. Anche il sistema dell'autonomia democratica che prevede un bilanciamento di genere e la copresidenza, cioè una doppia presidenza di un uomo e una donna negli organismi elettivi e di rappresentanza della società civile, è una dimostrazione pratica di quanto siano importanti questi concetti per il popolo kurdo, e di quanto possano essere validi per la società in generale.
Il sacrificio di tre donne kurde attiviste per la pace, Sakine Cansiz, Fidan Dogan e Leyla Soylemez, uccise a Parigi nel gennaio 2013, non sia vano: queste tre donne hanno pagato con la vita la loro scelta di libertà, ma molte donne proseguono sulla loro strada, dando forza a un'idea e a un processo di trasformazione sociale che non ha confini.

* Via Ricasoli 16, int.16 - 00185 Roma - Italia Tel. 00 39 06 6487 1176 • www.uikionlus.com • info@uikionlus.com

06/03/14

OTTO MARZO A TORINO

ANCORA UN PASSO AVANTI NEL NOSTRO CAMMINO COLLETTIVO E RIBELLE

Collettivo femminista MeDeA

Fermiamoci a guardare i loro visi seri chini sulle macchine da cucire…sono i volti di giovani donne, di ragazze, in alcuni casi di bambine, al lavoro 14 ore al giorno per un salario di pochi dollari la settimana…sono le operaie di una fabbrica di camicette alla moda nella New York del 1911, la Triangle, nei cui locali si sviluppò l’incendio in cui morirono in centoquarantasei, soprattutto immigrate italiane e dell’est europeo, imprigionate entro stanzoni come al solito chiusi a chiave dall’esterno per impedire che le operaie uscissero a prendere un po’ d’aria o a fare due passi …
La conosciamo come la fabbrica dell’8 marzo, ma andrebbe ricordata soprattutto come la fabbrica da cui partì il più grande sciopero del settore tessile che l’industria statunitense avesse mai conosciuto, una lotta durata mesi portata avanti con tenacia proprio da quelle giovani donne i cui visi, ammettiamolo, con sempre maggior fatica e disagio abbiamo tentato in questi anni di conciliare con un 8 marzo che le dovrebbe simbolicamente ricordare ma che si è trasformato con noncuranza da giornata a festa; un 8 marzo che non siamo più riuscite ad accostare a un fiore che pareva seccarsi sui tavolini delle discoteche e sembrava aver perso tutta la carica e la forza di cui erano portatrici quelle donne, partigiane combattenti, che subito dopo la Liberazione proposero proprio la mimosa come rappresentazione di tutte le donne e delle loro lotte, in ambito politico, sociale, economico e culturale.
Questo 8 marzo vogliamo rimettere insieme i pezzi di un mosaico che ha il profilo di quei visi in bianco e nero ritratti nelle fotografie delle operaie della Triangle che marciano in sciopero per le vie di New York e marciando costruiscono un ponte che attraversa i decenni per dire e dirci sempre la stessa cosa:

OTTO MARZO A BEIRUT

Libano - Associazione Egalité – Wardah Boutros per l’azione femminile

VIVA L’OTTO MARZO

Beirut, 7 marzo 2014
Donne di tutto il mondo, uniamoci contro la violenza e la discriminazione!
In occasione dell’otto marzo, giornata internazionale di lotta delle donne per la parità dei diritti, salutiamo tutte  coloro che, con la loro azione, hanno determinato una nuova realtà umana, sia sul piano internazionale che nazionale.
Salutiamo le donne del mondo Arabo che hanno saputo resistere ai venti dell’oscurantismo e alla reazione  imposta dall’imperialismo. Stringiamo le mani alle militanti africane che soffrono atrocemente per le conseguenze delle nuove guerre colonialiste. Diciamo alle donne dell’America Latina, di Cuba, del Venezuela e del Brasile che la loro lotta ci ha sempre ispirate nella nostra stessa lotta per la liberazione e il progresso. Alle donne vietnamite, cinesi e russe, alle lavoratrici dell’unione europea, confermiamo la nostra solidarietà nella lotta contro i comuni oppressori.
Salutiamo le donne egiziane che hanno saputo mettere a punto una nuova costituzione  ed auguriamo loro nuovi successi nel lungo percorso verso la libertà. Ugualmente  diciamo alle donne palestinesi che unite vinceremo grazie alla loro resistenza patriottica contro l’occupazione sionista.
Infine ci inchiniamo davanti alle donne martiri del Libano che sono cadute sotto i colpi della violenza e del terrorismo e diciamo loro che la nostra lotta proseguirà fino alla liberazione del popolo libanese da tutte le forme di repressione e terrorismo.
Vinceremo.
Viva l’8 marzo giornata internazionale di lotta delle donne

OTTO MARZO A ISTANBUL

Collettivo Femminista di Istanbul
L'8 MARZO SAREMO IN PIAZZA TAKSIM!
Noi, donne che viviamo in Turchia, manifestiamo da 11 anni, ad ogni 8 marzo, in piazza la sera per gridare la nostra rabbia contro il patriarcato, la violenza maschile, il sessismo, l'eteronormatività, il capitalismo, il militarismo e la guerra.
Dall'ultimo 8 marzo abbiamo vissuto un anno con una crescente violenza contro le donne. Ogni giorno ci tocca leggere di un altro femicidio sui giornali. Ogni giorno tre donne vengono ammazzate in Turchia. Gli assassini e i violentatori non vengono puniti. Lo Stato non cerca di fermare la violenza contro le donne, Invece cerca di bloccare i divorzi.

Casa delle Donne di Lecce: 8 MARZO 2014Corteo pubblico Porta Napoli - ore ...

Casa delle Donne di Lecce: 8 MARZO 2014 Corteo pubblico Porta Napoli - ore ...: 8 MARZO 2014 Corteo pubblico Porta Napoli - ore 9.00 Questo 8 marzo, in molte città italiane ed europee, il movimento delle donne...

02/03/14

OTTO MARZO 2014

WIDF/FDIM

DONNE DI TUTTO IL MONDO UNITEVI !

In questo 8 marzo, la Federazione Democratica Internazionale delle Donne (FDIM – WIDF) ribadisce il suo impegno nella lotta antimperialista, per la democrazia e per una pace giusta.
Le donne di tutti i continenti sono scese nelle strade, insieme ai movimenti sociali e popolari, denunciando le aggressioni, occupazioni, invasioni, gli embarghi e il colpi di mano contro le democrazie dei paesi che non si sottomettono alle imposizioni imperialistiche e alla politica neoliberista, che provoca crisi economiche in Europa e nei paesi centrali.
La FDIM conferma la sua solidarietà con le lotte delle donne palestinesi per la Palestina libera, di milioni di donne e uomini rifugiati, delle donne siriane per la pace, le donne della repubblica popolare di Corea per la propria sovranità, le donne del Venezuela contro le ingerenze degli Stati Uniti. Siamo solidali con le donne e i bambini che soffrono in ogni parte del mondo.
Ci uniamo alle donne ucraine che resistono coraggiosamente al colpo di Stato fascista perpetrato nel loro paese, orchestrato e finanziato dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Denunciamo il fascismo e le sue azioni in Europa e nel mondo.